La Nostra Storia

Nella quiete della verde Garfagnana, splendida vallata toscana situata fra le aspre vette marmoree delle Alpi Apuane ed il dolce e maestoso Appennino Tosco Emiliano, nacque a Pieve Fosciana il Coro Alpi Apuane.

1° Stemma del Coro Alpi Apuaner

1° Stemma del Coro Alpi Apuane

Il “Coro Alpi Apuane” nasce , come denominazione, nel 1964 a Gallicano,per iniziativa di alcuni appassionati di montagna fra i quali ricordiamo con piacere Carletto Lucchesi, Gabriello Simonini, Silvano Valienzi, Alberto Piccinini ed I nostri Bruno Giovannetti, noto scalatore garfagnino membro di numerose grandi spedizioni alpinistiche in tutto il mondo, e Pierluigi Toni, deceduto purtroppo ancora giovanissimo, che saranno gli artefici della rinascita del coro a Pieve Fosciana.

il coro Alpi Apuane con il M/o Febo Donini

Il direttore di allora era il M/o Febo Donini, competente e appassionato, che han il grande merito di aver diffuso la coralità in Garfagnana anche fra i giovani delle scuole dell’obbligo.

Il coro purtroppo non durerà a lungo anche se, per la buona preparazione raggiunta, non mancarono i successi fra i quali fa spicco una memorabile apparizione televisiva. Il repertorio era quello dei tradizionali canti di montagna e degli alpini di allora, in Toscana, venivano eseguiti dal Coro Monte Sagro di Carrara, il primo a proporli in maniera eccellente nella nostra regione.

Eiffel tower

M/o Febo Donini prima uscita a Fosciandora

Nel 1966 Bruno Giovannetti e Pierluigi Toni tentarono di far rinascere il Coro “Alpi Apuane” a Pieve Fosciana convocando al Cinema Olimpia una ventina di appassionati ai quali Antonio Toni, il ”Tonino della Sofia” per i pievarini, cercò di insegnare alcuni brani fra i più significativi della coralità popolare nazionale.
Il tentativo non ebbe esito favorevole solo perché, Antonio Toni, ottimo musicista e attuale direttore della Schola Cantorum di Pieve Fosciana, amava la polifonia e non era per niente attratto dal canto popolare.
Tonino, malgrado questo, diverrà in seguito un collaboratore preziosissimo ed indispensabile per il Coro Alpi Apuane, come ricercatore di ottime melodie che, armonizzate dal M/o Don Italo Bianchi,( sito) diverranno capisaldi insostituibili del nostro repertorio.
Il tentativo di ricostruire il coro sembrava fallito ma, Bruno Giovannetti e Pierluigi Toni, fortunatamente molto caparbi nelle iniziative, riuscirono a reperire altri cantori che aggiunti al preesistente gruppo ed altri di Gallicano formeranno la struttura del coro.
I vecchi coristi, gli stessi Bruno Giovannetti, Pierluigi Toni, Gabriello Simonini, Giulio Saisi, Silvano Valienzi, Alberto Piccinini, Giulio Bonugli, Aldo Brizi, Roberto Suffredini, Leonetto Benedetti, Mario Montagni e Mario Righini, fecero da balia ai nuovi inesperti cantori ed, in poco tempo, il coro fu di nuovo valido e molto richiesto per concerti in tutta la Garfagnana.
Purtroppo però era in agguato una nuova disavventura; per iniziativa dell’ allora direttore provinciale dell’ E.N.A.L. si tentò di riunire a Borgo a Mozzano i componenti del Coro Alpi Apuane e del C.A.M. di Ponte a Moriano per dare vita ad un unico grande coro che potesse rappresentare tutta la provincia.
L’ iniziativa, valida sulla carta, si rivelò in effetti alquanto nefasta, causando, poco dopo la nascita del Coro Monte Pania, e la fine dell’ attività di entrambi i gruppi vocali.
Fra i coristi del Coro Monte Pania c’ era anche Carluccio Ferrari che, pur da autodidatta, apprese dal M/o Cosmi, ottimo musicista lucchese, i primi elementi della direzione corale.

Il Coro Alpi Apuane diretto da Antonio Picchietti

Il Coro Alpi Apuane ancora una volta non si perse d’animo. Ci furono altri tentativi con Don Battista Peranzi, parroco di Castelnuovo Garfagnana, con il M/o Pietro Poli, allora direttore della Corale del Duomo di Castelnuovo Garf., con Maurizio Tortelli, direttore della Banda Musicale di Pieve Fosciana , che riuscirono almeno a tenere viva nei coristi la voglia di cantare ma tutti fallirono.
Fu allora richiesto aiuto ad Antonio Picchietti, direttore del Coro Valle del Pelago di S. Anna a Pelago, che per circa un anno, attraversando anche in pieno inverno il Passo delle Radici, veniva a Pieve Fosciana per tenere in piedi il nostro coro. A lui dobbiamo molto e lo ricordiamo sempre con gratitudine e fraterna amicizia.

Anche con il M/o Picchietti, Caluccio Ferrari, continuò a cimentarsi con la direzione corale divenendo ben presto il nuovo direttore del Coro Alpi Apuane. Con il suo ingresso venne migliorato il repertorio e l’ impostazione vocale ottenendo successi veramente insperati.

Il Coro Alpi Apuane diretto da Carluccio Ferrari


Per qualche anno tutto andò per il verso giusto con piena soddisfazione di tutti i coristi e dello stesso maestro, ma una nuova delusione ci aspettava; Carlo Ferrari, per motivi di lavoro, si trasferì a Massa ed il coro rimase senza direttore.
Ci furono altri tentativi con Don Battista Peranzi, parroco di Castelnuovo Garfagnana, con il M/o Pietro Poli, allora direttore della Corale del Duomo di Castelnuovo Garf., con Maurizio Tortelli, direttore della Banda Musicale di Pieve Fosciana , che riuscirono almeno a tenere viva nei coristi la voglia di cantare.
Finalmente, la vigilia di Natale del 1973, avvenne l’ incontro dei nostri coristi Enrico Dossi e Memo Santi con Don Giuliano Salotti,Cappellano nella Parrocchia di Castelnuovo, al quale fu prospettata la possibilità di assumere la direzione del coro. Don Giuliano accetta ed è così il nostro definitivo direttore.
E’ il 1973 la data in cui si costituì ufficialmente il “Coro Alpi Apuane”



Il nuovo maestro, con la sua pazienza divenuta proverbiale, iniziò con noi a dirigere i canti popolari della montagna e degli alpini, quelli portati alla notorietà dai più famosi cori a carattere popolare in attività in Italia quali il leggendario Coro della S.A.T., Monte Cauriol, ed i Tre Pini di Gianni Malatesta.

Il Coro Alpi Apuane davanti alla chiesa di Castelnuovo di Garfagnana



Don Giuliano migliorava prova dopo prova e con lui tutto il coro che cominciò ad esibirsi con successo anche fuori della Garfagnana. Gli impegni divennero sempre più numerosi ed importanti ed ogni corista si sentì appagato e gratificato per il notevole impegno profuso nelle due prove settimanali.


1976 sotto la direzione di Don Giuliano Salotti a Pieve Fosciana

Nel 1976 a soli tre anni dall’ingresso, come direttore, di Don Giuliano si ottenne il primo grande successo a livello nazionale: Il secondo posto assoluto, su venti cori partecipanti, al Concorso Nazionale per canti Alpini di Arosio (Como) .
I successi stimolano sempre chi li ottiene, per cui l’impegno divenne sempre maggiore da parte di tutti e, di conseguenza, i miglioramenti furono veramente notevoli. Aumentò così anche l’organico del Coro .


Coro Alpi Apuane

E’ nel 1977 che viene inciso un L.P. dal titolo “Alpi Apuane”.

Continuano i grandi impegni.
Nel 1978 fu organizzata la prima trasferta in Corsica ospiti del Groupe Folklorique Corse A. Mannella di Jaques Luciani, per interessamento del corista Bruno Orlandi, indimenticabile collega ed amico, che con grande rammarico ha dovuto lasciare l’attività per gravi motivi di salute. A Corte e a Bastia, furono due concerti applauditissimi ed il divertimento fu per tutti veramente grande.

il Coro Alpi Apuane nella prima trasferta in Corsica arrivo al porto


Nel 1981 il coro venne chiamato in Irpinia. Era l’anno del disastroso terremoto e la Regione Toscana volle portare il coro fra i terremotati per tentare con le canzoni di risollevare l’animo a quella povera gente colpita da tanta immane tragedia.
Le immagini di tutte quelle case rase al suolo suscitarono in noi grande commozione e nel contesto tanta paura pensando che la Garfagnana è anche terra di terremoti come già avvenne nel1921. Nonostante ciò i concerti riuscirono molto bene.
Nel viaggio di ritorno , passando a trovare la casa paterna di un corista, non potremmo dimenticare le famose bottiglie di vino scolate al ristorante a Sabaudia.
In un crescendo di impegni sempre più prestigiosi venne, nel 1982, l’ invito al Festival Internazionale di Clusone al quale parteciparono, oltre a sedici cori italiani di primo piano anche dodici cori stranieri provenienti dalle grandi capitali europee ed alcune oltre oceano.

Festival Internazionale di Clusone


Furono quattro giorni di concerti nei principali centri del bergamasco; sfilate dei cori ed il grande concerto finale al Teatro Tenda di Clusone alla presenza di oltre cinquemila spettatori.


Coro Alpi Apuane nella sfilata di Clusone

L’ emozione fu veramente grande quando i cori partecipanti, riuniti sotto la direzione del M/o Kurt Dubienskj, cantarono insieme un brano preparato per l’occasione.
Non si può certamente scordare anche un’ altra parte del coro fatta di ricordi ed episodi buffi di coristi ,come l’ amica baffuta di un corista a Clusone da noi soprannominata “Gillette Countour “ ?
In questi anni a Don Giuliano si affiancherà come secondo maestro il corista Rodolfo Varini,che aiuterà ilCoro, sia nella preparazione dei brani da cantare ,sia nella direzione in alcune uscite.



Il Coro diretto da Varini

 

Nel 1984 partecipammo, ancora su invito del Gruppo A. Mannella, al Festival internazionale del Folklore a Corte in Corsica che durerà quattro giorni. Alla manifestazione parteciparono gruppi vocali e balletti provenienti da Bulgaria, Argentina, Spagna, Svizzera, Austria oltre a due gruppi corsi e naturalmente noi in rappresentanza dell’ Italia.

Corsica Bastia foto ricordo


Per quattro giorni ci esibimmo insieme al gruppo dei bulgari, un balletto eccezionale, che ci colpì per la finezza e la delicatezza dei movimenti del reparto femminile, per l’ abilità da veri atleti degli uomini e per i costumi stupendi.
In questa trasferta in terra francese non possiamo non ricordare quando, sotto un sole cocente ed in divisa , fummo presi d’assalto dai giornalisti per una intervista rimasta famosa. In quell’ occasione alcuni coristi si lasciarono andare anche a firmare autografi.

coristi che firmano autografi


Ma non ci possiamo nemmeno scordare la sbornia combinata a cena agli amici bulgari che non furono in grado di ballare, provocando le ire e le punizioni del commissario ?
Nasce in questo periodo la collaborazione con il grande musicista castelnuovese Don Italo Bianchi.
Don Italo(sito) in quegli anni era docente di armonia, contrappunto e fuga presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Autore di cinque sinfonie per orchestra, di tre quartetti per archi, di numerose composizioni per organo, brani di musica polifonica e messe in italiano e latino. Don Italo Bianchi accolse con entusiasmo il nostro invito di armonizzare per noi i canti di folclore , prima, Raccolti solo in Garfagnana e, successivamente, in tutta la Toscana.

il M/o Don Italo Bianchi Con il M/o Giuliano Salotti


Importante in questo periodo la collaborazione con il Prof. Gastone Venturelli, grande ricercatore e studioso del nostro folclore, che insieme ad Antonio Toni ci hanno fornito buona parte dei canti garfagnini sapientemente armonizzati da Don Italo Bianchi
Il Coro Alpi Apuane assunse da allora una veste del tutto originale; dall’ imitazione del repertorio degli altri cori si passò all’ interpretazione dei nostri canti che solo noi ancora oggi eseguiamo.
La nostra originalità e la bravura del M/o Don Italo Bianchi qualificarono il coro che divenne ben presto un preciso punto di riferimento per la coralità toscana.
Ai nostri ”or son cieca” , “le stagioni dell’amore” , “i tre segatori” , “canzone” , “se stasera” , ed altri ancora si aggiunsero i classici toscani “Maremma amara” , “Levatevi dal sonno” , “L’ uccellino quando imbruna” ,”Ninna nanna lucchese”, “Donna lombarda”.
Questi canti, soprattutto le originali armonizzazioni di Don Italo Bianchi, vennero notate ovunque ed il coro nel 1986 fu invitato a partecipare alla RASSEGNA DELLA Nuova Creatività Corale di Mariano Comense ed al Festival delle Regioni di Milano in rappresentanza della toscana.

1986 Mariano Comense


In entrambi gli impegni i successi furono lusinghieri. Nel 1987 ci attenderà la grande emozione dell’udienza del Pontefice Giovanni Paolo II°.
Nell’ immensa sala Nervi, gremita di ospiti, molti cori partecipanti all’udienza cantavano in attesa dell’arrivo del Santo Padre, ma noi, schierati in prima fila, avevamo l’onore di cantare al Suo ingresso in sala.
Nel silenzio più assoluto si sentirono le note del”Cristo Risusciti” ed il Papa applaudì.
A fine cerimonia scambiammo qualche parola con il Pontefice che si complimentò con il M/o Don Giuliano per la sua attività pastorale e per quella sana e prestigiosa relativa al canto corale.

Il Coro insieme al S.Pontefice nella sala Nervi


Portando in giro per l’Italia la nostra tradizione di canti , sembrava si di liberare questa musica in dolci armonie sulle cime di monti stupendi come la Pania della Croce, il Sumbra, il Pisanino, il Monte Sagro, il Procinto, il Matanna, la Tambura, il Monte Croce con le sue bianche giunchiglie,insomma sulle nostre Alpi Apuane, dove le albe ed i tramonti mozzano il fiato, dove si passa rapidamente dal verde intenso della vegetazione primaverile, ai variopinti fiori dell’ estate, alla ricca tavolozza dei colori autunnali, fino al bianco rilucente dei picchi innevati d’ inverno.(youtube Coro Alpi Apuane terra lontana).Cosi nel 1988 venne deciso di riportare tutto ciò in un M.C. dal titolo “Garfagnana canta” dove sono raccolti i più bei canti della nostra terra.

Nel1991 l’ Associazione Cori della Toscana ci premierà per l’ottima organizzazione della Rassegna Corale “Città di Castelnuovo Garfagnana” e per la nostra attività intesa a valorizzare la coralità toscana inserendo la nostra manifestazione nel circuito ”Toscana in Coro” riservato alle manifestazioni più importanti della nostra regione.
Sempre nel 1991 inizierà a collaborare con il nostro coro il Prof. Luca Bacci, ottimo musicista diplomato presso l ‘Istituto Musicale L. Boccherini di Lucca . Il suo lavoro sull’insieme, sulla vocalità e fusione, farà progredire ancora di più il coro.

1993 passaggio di consegne a Luca Bacci


Nel 92 fummo ospiti, in Svizzera,ad Airolo, dai “Cantori delle cime”importante coro svizzero ed a Pinerolo,in val Chisone, dalla “Badia Corale”; due esperienze indimenticabili e di grande successo tecnico per il coro.
Il 93, anno del nostro ventennale, è iniziato con la rassegna Canto e Fede, organizzata dall’associazione Cori della Toscana, nella cripta della bellissima Basilica di San Domenico in Siena dove abbiamo presentato con orgoglio i nostri canti religiosi a carattere popolare. Nel mese di Giugno siamo stati invitati a Nus, in Valle d’Aosta per una importante rassegna corale, nell’occasione abbiamo cantato, con apprezzamento unanime, di fronte a numerosi nostri conterranei, le espressioni più significative della coralità Toscana.

Siena


Con questo nostro nuovo repertorio siamo stati stimati in importanti manifestazioni in Friuli, Genova, Adria, Camogli e nelle principali città della Toscana.
Sempre in questo anno, nella celebrazione del ventennale del coro con la 18^ Rassegna città di Castelnuovo, abbiamo voluto imperniare la serata in onore di Don Italo Bianchi per rendere omaggio a questo grande musicista che onora non solo il Coro Alpi Apuane, ma tutta la comunità garfagnina.
Nell’occasione l’associazione Cori della Toscana e il Centro delle Tradizioni Popolari hanno presentato il “Primo Quaderno Musicale” un canzoniere che raccoglie 20 canti del nostro repertorio armonizzati e composti da Don Italo Bianchi.

canzoniere


Nel 1994, don Giuliano Salotti sempre più occupato dai suoi impegni di sacerdote,lasciò definitivamente la direzione del coro alpi Apuane al M.° Luca Bacci il quale, pur mantenendo attivi i canti classici di montagne degli alpini, avviò lo studio di nuovi generi musicali che ampliarono notevolmente il repertorio del Coro. Repertorio che si incrementerà costantemente con generi dal sacro, alla musica leggera nazionale ed internazionale a brani composti dallo stesso M.° Bacci. Questo rinnovamento, abbinato alle qualità ed al professionale e scrupoloso metodo di studio del Maestro, porteranno il Coro a significative affermazioni anche in campo internazionale.
E’ del 1998, la prima incisione di un C.D. “ La sera sui monti”. In questa raccolta di canti, già appaiono i differenti generi del repertorio del Coro che diverranno un sempre più studiato e proposto stile. Uno stile apprezzato nelle rassegne di Mestre, per il 50° di fondazione del Coro Marmolada e nella rassegna –Città di Erba-.


Argentina

Nel 2000 ci sono le rassegne di Omegna e Carimate. Nel 2001 la prima transoceanica in Argentina su richiesta della Associazione Lucchesi nel Mondo. Data anche la estesa presenza italiana in quei luoghi, è indimenticabile l’entusiasmo in occasione dei concerti a Buenos Aires, Mar del Plata, Tandil e Miramar. Seguono altre uscite a Marano Vicentino e Verres (Valle d’Aosta).


Nel 2003 viene inciso il II° C.D. :” Dolce valle”. E’ il trentennale del Coro, volati questi anni? Qualsiasi periodo dopo averlo vissuto sembrerà essere stato forse troppo breve specialmente quando, come nel caso del Coro Alpi Apuane ( e certamente di altri cori) in questi trent’anni c’è stato un condensato di emozioni che pare occupare ancora più tempo di questi tre memorabili decenni.


udienza Papale

Nel 2004 il Coro si esibisce nuovamente alla presenza del Santo Padre, Papa Benedetto XVI° , poi le uscite di Bovisio Masciano e Arona sul lago Maggiore.


Nel 2005 , in occasione del Festival Internazionale Voci Maschili in Cornovaglia (Regno Unito) , si classifica al 5° posto su 56 gruppi partecipanti.

 

 

Cornovaglia

 



Si continua con le esibizioni oltr’alpe, questa volta, nel 2006 a Wolfberg in Austria, in occasione del Festival Corale internazionale -Cantare in Montagna-.

 

 

 

Austria


Segue la tournee a Barcellona per partecipare al 9° Festival Internazionale Corale Popolare -L’Europa e suoi canti- dove il Coro ottiene il 1° posto nella categoria.

 

 

Barcellona



Gli impegni si susseguono con le uscite di : Comacchio, Lecco, Vimercate, Castelfranco Veneto, San Fior, Savignone.
Nel 2009 su invito del Coro Amici del Canto sardo, c’è stata la partecipazione in Sardegna al -2° Festival di Canto Popolare- poi, la esibizione alla Camera dei Deputati in occasione del concerto di Natale.

Il coro in Parlamento